Il programma spaziale GoodMooning!
prevedeva numerosi test extraveicolari in spazio aperto. Abbiamo
avuto modo di capire cosa accadde con il test del lungo cavo,
come riportato nel diario di missione al paragrafo classificato: “Il
problema del filo”. Questa fu solo una delle tante prove
richieste da Terra.
Furono condotti anche test di
orientamento nello spazio senza l'ausilio di strumenti di misurazione
e localizzazione. Agli astronauti era richiesto di esporsi
all'esterno della navetta, compiere tre giri della stessa e poi porsi
con il volto verso lo spazio aperto. In questa condizione avrebbero
dovuto riconoscere immediatamente le principali costellazioni e la
loro posizione comunicando via radio ciò che vedevano.
Arrivò il turno di John Doe.
Uscì dal modulo orbitante e iniziò a
compiere le operazioni a lui assegnate.
John, fece i tre giri della navetta
mettendosi con le spalle ad essa.
Si concentrò.
Dopo pochi istanti, non appena si
assicurò una sorta di galleggiamento in grado di mantenere l'allineamento con il modulo spaziale, John iniziò a scrutare
l'infinito per identificare le costellazioni incluse nel suo cono
visivo.
Passarono pochi istanti e John
riconobbe l'Orsa Maggiore. Lo riferì via radio ma non fece a tempo a
concentrarsi su un altro punto del suo panorama che udì delle
risate. Pensò che provenissero dalla nave ma John capì che la voce
udita non apparteneva a nessun membro dell'equipaggio.
Il risolino aumentava e al primo se ne
aggiunse un altro. Si coprivano a vicenda e qualche volta si
alternavano. Erano risate piacevoli da udire, non sguaiate o volgari
ma lievi, sottili, quasi melodiche. Una era chiaramente
caratterizzata da un timbro vocale più maturo ma mansueto, quasi
materno. L'altra, invece, era attribuibile alla risata di una
bambina.
John era stupito per ciò che gli stava
accadendo ma freddamente cominciò ad analizzare la situazione in
modo razionale.
Sul diario di missione è riportato che
oltre alle risate John vide comparire dall'oscurità due figure,
sempre più distinte, vicine e nitide.
Non poteva sbagliarsi, erano le due
Orse, la Maggiore e la Minore.
Si stavano avvicinando a John, ridendo,
giocando e gongolandosi nello spazio. Durante questo avvicinamento,
l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore si diedero la mano e la Minore fece
cenno a John di afferrarle quella rimasta libera, invitandolo, tra
una risatina e l'altra, a giocare con loro a “GiroTondo”.
L'Orsa Maggiore, visto lo sgomento di
John, lo rassicurò che avrebbero saltato la parte dove si recita:
“casca il mondo e casca la terra”, come segno di cortesia verso
l'ospite terrestre. Poiché non sarebbe rimasto poi gran che di
quella filastrocca, se non “Giro, giro tondo tutti giù per terra”
e, sapendo che per terra non sarebbero potute andare, questo fu
motivo di tanta ilarità tra le due Orse.
Non sappiamo se John fece il
“GiroTondo” con le due Orse. Sappiamo, di sicuro, che appena le
vide comparire, esclamò: “Houston I have a problem!”.
Dal diario di missione GoodMooning!
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